Si chiama Dragon ed è un sistema di dettatura che traduce gli impulsi vocali in testi battuti al computer.


Scrivere al computer non è cosa per tutti. Certo, la digitalizzazione di molti aspetti della nostra vita, non ultimo il lavoro, ci costringe ad avere spesso a che fare con computer, mouse e compagnia bella. Chi avrà incontrato la dattilografia nel proprio corso di studi (Cioè la disciplina che insegnava agli studenti a scrivere a macchina senza guardare la tastiera, memorizzando la disposizione delle lettere) non riscontrerà particolari problemi ma molte sono le persone che hanno ancora difficoltà nell’individuazione dei caratteri.

Pensiamo a chi non passa la giornata dietro una scrivania: scrivere velocemente è anche questione di esercizio e se la necessità di redigere testi in formato digitale non si presenta frequentemente non si acquisisce mai quella scioltezza che rende il tutto più semplice e veloce.

Altro caso limite: vi è mai capitato durante l’università di dover registrare una lezione per non perdere nemmeno una parola del docente e dover poi passare ore ed ore sulla traccia audio per la cosiddetta sbobinatura, con un notevole dispiego di energie?


Se rientrate almeno in una delle categorie che ho elencato sopra ho una buona notizia per voi: l’incubo è finito!

Dalla tecnologia arriva infatti un valido aiuto per l’ottimizzazione dei tempi di scrittura: Dragon, un sistema che scrive file al posto nostro interpretando le nostre parole; praticamente un sistema di dettatura digitale, interattivo ed intelligente. Nel senso informatico del termine, ovviamente, e con ciò intendo metterne in mostra l’aspetto dinamico: la sua fedeltà di riproduzione si affina man mano che l’utente ne fa uso.


Per provarlo bastano poche cose: un cd autoinstallante per il computer, una cuffia con microfono da cui effettuare la dettatura e una connessione wi-fi; una volta entrato in funzione Dragon può darci più di una soddisfazione, essendo non solo in grado di scrivere in tempo reale ciò che gli viene dettato ma anche di:

– eseguire lavori di personalizzazione del testo (Grassetti, elenchi puntati e così via);

memorizzare espressioni gergali ricorrenti, come ad esempio quelle dei testi giuridici, abbreviazioni o parole non appartenenti al dizionario di base;

– fare ricerche web e scrivere e-mail (È infatti compatibile con i principali browser quali Chrome, Firefox e Internet Explorer e servizi di posta elettronica come Gmail e Hotmail).

Nella fase di settaggio del programma l’utente è persino invitato a leggere un breve testo, per far sì che Dragon familiarizzi con la voce e ne memorizzi un campione: questo passaggio sarà molto utile per evitare le possibilità di errore nella traduzione dall’orale allo scritto digitale.


Fantascienza? Tutt’altro! Il sistema è già in uso anche in ambiti professionali di un certo livello, come ad esempio il Tribunale e Procura della Repubblica di Napoli; una scelta saggia e non casuale se si pensa che le lungaggini giudiziarie vanificano spesso indagini importanti nella lotta contro la criminalità organizzata, specie in zone calde come la Campania.

Ora che il problema legato alla battitura è risolto non ci sono più scusanti: dato che continuano ad imperversare veri e propri orrori grammaticali anche in testi istituzionali – da cui ci si aspetterebbe la perfezione formale – sarà il caso di impiegare il tempo risparmiato per pensare meglio a cosa dettare prima e veder scritto poi!

Guarda il video di presentazione di Dragon


Fonti: www.leggioggi.it